Conosciamo il metabolismo basale

04.11.2021

Il metabolismo basale rappresenta l'energia consumata in condizioni basali dal nostro organismo per mantenere l'integrità strutturale e funzionale di tutti gli organi e apparati. Un consumo energetico, questo, indispensabile per la sopravvivenza dell'organismo stesso. Ma cosa si intende per "condizioni basali"? 

Si tratta delle condizioni standardizzate in cui viene misurato il metabolismo basale. Questa valutazione viene infatti compiuta su soggetti svegli e vigili, a digiuno da 10-12 ore, che non si siano sottoposti nelle 24 ore precedenti ad attività fisica intensa, in posizione supina da almeno trenta minuti, in un ambiente la cui temperatura è tra i 22 e i 26 °C, in uno stato di rilassamento fisico e psicologico e in assenza di effetti dovuti a stimoli esterni o sostanze termogeniche. Sostanzialmente potremmo paragonare le condizioni basali ad una situazione di riposo e rilassamento totale.

In concreto, la misurazione del metabolismo basale si riferisce alla valutazione di un parametro che esprime l'energia necessaria per le funzioni vitali quali ad esempio la contrazione della muscolatura cardiaca, la respirazione, l'attività di filtrazione svolta dai reni e il funzionamento del sistema nervoso. Stiamo parlando della parte maggioritaria, tra il 55 e 70% del dispendio energetico giornaliero di un individuo. Cervello, cuore, fegato e reni sono grandi protagonisti del metabolismo basale: rappresentano solo il 5% circa del peso corporeo ma sono responsabili di più del 50% del consumo energetico a riposo del nostro corpo. La massa muscolare, invece, pur rappresentando circa il 40% del peso corporeo contribuisce al metabolismo basale solamente intorno al 22% del suo totale.

È importante chiarire che il valore del metabolismo basale dipende dall'influenza che hanno su di esso molteplici fattori, tra i quali il sesso, l'età e la composizione corporea. È noto infatti che i maschi abbiano una massa magra mediamente superiore rispetto a soggetti di sesso femminile e questo si ripercuote sul dispendio energetico basale, in quanto essa è metabolicamente più attiva della massa grassa e consuma quindi più energia. In merito all'età, invece, bisogna considerare che invecchiando tendiamo a perdere massa magra e ad aumentare quella grassa. 

Questa variazione implica, per quanto appena detto, una diminuzione di quella componente di massa corporea che consuma di più e un aumento di quella che consuma di meno, con il risultato che invecchiando il metabolismo basale si riduce. Riguardo all'ultimo fattore, ovvero la composizione corporea in sé e per sé, dobbiamo quindi considerare che, come detto, è la massa magra a determinare la maggiore variabilità del metabolismo basale tra individui diversi. Infatti, a parità di peso, chi ha una maggiore massa magra consumerà inevitabilmente di più rispetto a chi ha invece maggiore massa grassa.


Fonti bibliografiche:

Henry CJ. 2005. Basal metabolic rate studies in humans: measurement and development of new equations. Public Health Nutr 8(7A):1133-1152.

CREA. 2018. Linee guida per una sana alimentazione. Dossier Scientifico Edizione 2018. CREA, Roma.

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