L'importanza dell'idratazione

06.11.2021

"Siamo fatti d'acqua". Abbiamo sentito quest'affermazione chissà quante volte! Si tratta di uno di quei luoghi comuni che tutto sommato non vanno così lontani dalla realtà. Nel senso che se è vero che gli esseri umani non sono fatti SOLO d'acqua, lo sono però in gran parte, soprattutto in tenera età. Infatti, l'organismo di un neonato può essere costituito fino al 75% di acqua, la quale continua a essere nel corso della vita adulta la principale componente del peso corporeo: circa il 55% in media nelle donne, e intorno al 60% negli uomini.

L'acqua totale in un individuo è strettamente legata alla composizione corporea e, a parità di peso, è tanto maggiore quanto maggiore è la percentuale di massa magra e minore quella di massa grassa, le due principali componenti nelle quali è suddivisibile il corpo di una persona. La prima, quella magra, corrisponde alla massa dell'organismo privata del tessuto adiposo, ovvero di quella parte di grasso che nel corpo umano svolge soprattutto la funzione di riserva energetica in caso di digiuno. Essa è composta da proteine, carboidrati, minerali e, soprattutto, acqua. La quantità di questa fondamentale componente corporea, come abbiamo accennato, varia in funzione del sesso e dell'età, con valori molto elevati nel neonato ma che poi si riducono progressivamente nel corso della vita, poiché invecchiando andiamo incontro ad una tendenziale riduzione della componente magra e a un aumento di quella grassa.

L'acqua totale dell'organismo è costituita per due terzi dalla cosiddetta acqua intracellulare, ovvero quella contenuta all'interno delle cellule e per un terzo dall'acqua extracellulare, la quale va a costituire la componente fluida per esempio del plasma sanguigno, della saliva, delle lacrime e del sudore. Appare quindi chiaro che l'acqua è necessaria alla nostra sopravvivenza e svolge un ruolo nutrizionale essenziale: essa è indispensabile per lo svolgimento delle reazioni metaboliche, per la regolazione della temperatura corporea, per l'eliminazione delle sostanze di scarto, ma anche per la digestione, per l'assorbimento, per il trasporto e per l'utilizzo dei nutrienti che assumiamo con la dieta. Inoltre, mantiene lubrificate le articolazioni e garantisce un adeguato stato di salute alla cute e alle mucose.

Questo lungo elenco di funzioni chiarisce quanto sia importante per ciascuno di noi fornire al nostro organismo una quantità di acqua che bilanci le perdite idriche a cui andiamo incontro nell'arco della giornata, attraverso urine, feci, sudore e respirazione. L'entità di tali perdite è influenzata da diversi fattori, a cominciare dall'apporto stesso di liquidi, ma anche dalla composizione della dieta, dal livello di attività fisica, dalla temperatura ambientale e persino dal modo in cui scegliamo di vestirci in relazione alla temperatura dell'ambiente. 

Le principali fonti esterne con le quali possiamo controbilanciare queste perdite sono ovviamente rappresentate dall'acqua potabile stessa, da altri tipi di bevande e anche dagli alimenti. L'acqua rappresenta in Italia la principale bevanda, mentre in altri contesti socioculturali tè, caffè e bevande gassate vanno a costituire una quota rilevante dell'apporto giornaliero di fluidi. Per quanto riguarda invece gli alimenti, il loro contenuto d'acqua varia in misura sensibile in base alla loro origine. Gli alimenti di origine vegetale, come frutta e verdura, hanno un contenuto d'acqua decisamente superiore rispetto a quelli di origine animale. Da questo punto di vista, gli oli d'oliva e di semi e lo zucchero rappresentano eccezioni importanti, in quanto sono alimenti di origine vegetale quasi completamente privi di una componente acquosa. Complessivamente gli alimenti controbilanciano le perdite idriche per il 20-40%, intervallo di valori che dipende dall'entità nella dieta della quota di prodotti vegetali.

Ma alla fine quanta acqua dobbiamo bere ogni giorno? Un'assunzione adeguata per un soggetto adulto che vive in un ambiente caratterizzato da clima temperato e che quotidianamente svolge un'attività fisica non particolarmente sostenuta, risulta essere pari a 2,5 litri al giorno per l'uomo e 2 litri per la donna. Questo apporto tiene conto dell'acqua introdotta sia tramite bevande sia tramite alimenti e rappresenta quella quantità che garantisce, al tempo stesso, sia il bilanciamento delle perdite idriche che si verificano durante il corso della giornata sia la prevenzione degli effetti negativi di uno stato di disidratazione.

Fonti bibliografiche:

Acquistucci R et al. 2014. LARN-Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana. IV revisione. SICS Editore, Milano.

Liska D, Mah E, Brisbois T, Barrios PL, Baker LB, Spriet LL. 2019. Narrative review of hydration and selected health outcomes in the general population. Nutrients 11(1):70.


Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia